Notizie
Scalini a strapiombo sul mare cristallino: un angolo da tutelare a due passi da Palermo
Balarm
più di 4 anni fa
Suggestivi scalini a strapiombo sul mare che portano alla Grotta delle colombe, conosciuta nella zona come "a rutta ri pallummi", una caletta dall'acqua cristallina.
Siamo tra i comuni di Trappeto e Terrasini: la Baia di San Cataldo è un un'insenatura costiera celebre per lo sbarco della flotta angioina avvenuta nel 1314.
L'inquinamento di cui è vittima la foce del torrente Nocella, a causa di sversamenti industiali, ne vieta la balneazione ma è un vero angolo di paradiso che sta a cuore alle associazioni del territorio e ai comitati che proprio in questi giorni hanno firmato un documento e protocollato una lettera al Comune di Partinico per far sì che si occupi della zona di alto valore paesaggistico.
L'associazione San Cataldo Baia Della Legalità, per esempio, porta avanti una costante attività di sensibilizzazione con iniziative che spingono da un lato i privati cittadini a ripulire l'area, dall'altro i comuni e la magistratura a prendere provvedimenti contro gli sversamenti industriali.
In cima si trova un bunker della seconda guerra mondiale. Sulla spiaggia, invece, c'è una chiesetta normanna.
Raggiungere la Baia di San Cataldo è piuttosto semplice: si segue il percorso della Strada Statale 113 e si trova una piccola deviazione sterrata verso contrada San Cataldo. Una volta imboccata la stradina, si prosegue per diverse centinaia di metri prima di arrivare alla baia. Per circa 20 -30 metri il percorso è un po' pericoloso, quindi è consigliabile indossare scarpe chiuse.
Siamo tra i comuni di Trappeto e Terrasini: la Baia di San Cataldo è un un'insenatura costiera celebre per lo sbarco della flotta angioina avvenuta nel 1314.
L'inquinamento di cui è vittima la foce del torrente Nocella, a causa di sversamenti industiali, ne vieta la balneazione ma è un vero angolo di paradiso che sta a cuore alle associazioni del territorio e ai comitati che proprio in questi giorni hanno firmato un documento e protocollato una lettera al Comune di Partinico per far sì che si occupi della zona di alto valore paesaggistico.
L'associazione San Cataldo Baia Della Legalità, per esempio, porta avanti una costante attività di sensibilizzazione con iniziative che spingono da un lato i privati cittadini a ripulire l'area, dall'altro i comuni e la magistratura a prendere provvedimenti contro gli sversamenti industriali.
In cima si trova un bunker della seconda guerra mondiale. Sulla spiaggia, invece, c'è una chiesetta normanna.
Raggiungere la Baia di San Cataldo è piuttosto semplice: si segue il percorso della Strada Statale 113 e si trova una piccola deviazione sterrata verso contrada San Cataldo. Una volta imboccata la stradina, si prosegue per diverse centinaia di metri prima di arrivare alla baia. Per circa 20 -30 metri il percorso è un po' pericoloso, quindi è consigliabile indossare scarpe chiuse.