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"Il Cantico di Librino" si smonta e sarà donato alle famiglie del quartiere

"Il Cantico di Librino" si smonta e sarà donato alle famiglie del quartiere

L'arte è un processo spirituale, e per questo è giusto che si evolva secondo le leggi del tempo": Antonio Presti usa la metafisica per spiegare la scelta, difficile, di rimuovere tutte le foto del "Cantico di Librino". Le 700 foto, ritraenti tantissimi librinesi - site nello stesso cavalcavia che dal 2009 ospita la Porta della Bellezza - verranno sostituite con alcuni scatti della fotografa americana Lynn Johnson: un progetto che vuole eternizzare la quotidianità delle famiglie di Librino entrando nei loro ambienti, come i soggiorni, le cucine e le camere da letto. Insomma, i ritratti del "Cantico" allargano il proprio campo, rappresentando anche gli spazi vissuti dai cittadini del quartiere.

Il Cantico di Librino

"Lo Spirito che anima il tempo è la trasformazione: è bello pensare che le grandi installazioni, dopo un po' di tempo, lascino spazio al nuovo. Non voglio che le mie opere diventino una testimonianza del passato, per questo è giusto che lascino il posto a progetti più nuovi, più innovativi, che continuino a volgere lo sguardo verso il futuro." Antonio Presti chiude così un progetto apprezzato da tutti i cittadini di Librino, con l'auspicio però di donare ai cittadini un'installazione artistica ancora più nuova. "Il Cantico ha fatto un bellissimo lavoro: ogni mattina, tutti i cittadini che passavano in queste strade, si sono riconosciute in questo valore universale di bellezza".

Il Cantico di Librino

Oggi, lunedì 7 ottobre 2024, è iniziata la disinstallazione dell'opera d'arte: le foto verranno smontate e regalate ai soggetti ritratti che ne faranno richiesta, portando il loro valore artistico e spirituale nelle case dei librinesi: "È bello pensare ad un'opera d'arte che si smonta e che si distribuisce nelle case delle gente: il Cantico così continuerà a vivere".

Cos'è stato il "Cantico di Librino"

Antonio Presti - Il Cantico di Librino

Concluso nel 2019, "Il Cantico di Librino" era un gigantesco murale contenente 700 ritratti. Foto di donne, uomini, bambini e anziani, tutti provenienti da quel quartiere su cui Antonio Presti opera da più di trent'anni. Le foto erano poste in uno degli ingressi di Librino, accogliendo abitanti e visitatori in questo percorso di visi e sorrisi, legati da quelle parole che hanno dato inizio alla letteratura italiana: "Il Cantico delle Creature" di San Francesco.

Il Cantico di Librino

Secondo l'idea di Presti, infatti, i volti dei librinesi erano le note di un inno alla natura ed alla bellezza, e creavano un percorso fisico, ma anche artistico e spirituale, in cui era possibile perdersi per rinascere più luminosi. Il racconto di una vita che iniziava con gli sguardi dei più piccoli, procedendo via via per i visi degli adulti e le rughe degli anziani, fino alla "Sorella Morte" che chiudeva la prima fase del murale per ricominciare ancora, un altro ciclo, un altro percorso, un'altra danza.

Antonio Presti - Il Cantico di Librino

Come aveva dichiarato il mecenate prima dell'installazione dell'opera: «Il cittadino di Librino, incontrando ogni giorno un'immagine familiare accompagnata da una parola del Cantico, anche solo per un istante, si ricongiungerà a un suo Valore Universale. La mente, dopo essersi disconnessa dal suo ordinario quotidiano, si ricongiunge all'improvviso con il suo Sublime. Sarà quell'attimo di Eternità dal quale non si torna indietro uguali a prima. Sarà come entrare in una lavatrice spirituale e ricevere una sorta di battesimo di luce».

Il Cantico di Librino

Per realizzare gli scatti, Presti si è rivolto a diversi fotografi siciliani: Arianna Arcara, Luigi Auteri, Valentina Brancaforte, Cristina Faramo, Claudio Majorana, Alessio Mamo, Orazio Ortolani, Maria Sipala, coordinati dal fotoreporter catanese Antonio Parrinello.

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