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Visite gratuite ai monumenti di Palermo: porte aperte alla Chiesa dell'Immacolata Concezione
Balarm
quasi 4 anni fa
Prove di normalità a Palermo. Da lunedì 18 e per tutto il mese di maggio, la chiesa dell'Immacolata Concezione riapre dopo la chiusura forzata causata dall'emergenza coronavirus. Sono numerose le precauzioni prese: gli accessi programmati e organizzati per evitare assembramenti di persone previste dalle indicazioni ministeriali.
Le visite gratuite alla scoperta della chiesa dell'Immacolata Concezione al Capo (via Porta Carini 38), ritenuta la più importante testimonianza del Barocco palermitano, sono effettuabili tutti i giorni dalle 10 alle 13.
L’edificio faceva parte, assieme al monastero, del complesso benedettino voluto da Laura Imbarbara, rimasta sola dopo la morte del marito, don Sigismondo Ventimiglia (il suo sarcofago è tuttora custodito all'interno della chiesa), e senza figli.
Fu realizzato nel 1576, dopo l’invocazione del popolo a Maria, affinché l’epidemia di peste smettesse di seminare morte. La facciata è semplice e severa.
L’interno, invece, è un autentico gioiello del barocco palermitano: una spettacolare visione di marmi mischi, stucchi, dipinti, ferri forgiati e dorati, statue e colonne tortili in marmo rosso.
Tutto l'apparato decorativo ruota attorno all’altare maggiore, sovrastato dalla grande tela della “Immacolata Concezione” del 1637, opera di Pietro Novelli.
Le visite gratuite alla scoperta della chiesa dell'Immacolata Concezione al Capo (via Porta Carini 38), ritenuta la più importante testimonianza del Barocco palermitano, sono effettuabili tutti i giorni dalle 10 alle 13.
L’edificio faceva parte, assieme al monastero, del complesso benedettino voluto da Laura Imbarbara, rimasta sola dopo la morte del marito, don Sigismondo Ventimiglia (il suo sarcofago è tuttora custodito all'interno della chiesa), e senza figli.
Fu realizzato nel 1576, dopo l’invocazione del popolo a Maria, affinché l’epidemia di peste smettesse di seminare morte. La facciata è semplice e severa.
L’interno, invece, è un autentico gioiello del barocco palermitano: una spettacolare visione di marmi mischi, stucchi, dipinti, ferri forgiati e dorati, statue e colonne tortili in marmo rosso.
Tutto l'apparato decorativo ruota attorno all’altare maggiore, sovrastato dalla grande tela della “Immacolata Concezione” del 1637, opera di Pietro Novelli.