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Il Carnevale Termitano con "u Nannu e a Nanna" e... Sasà Salvaggio!

Il Carnevale Termitano con "u Nannu e a Nanna" e... Sasà Salvaggio!

Torna ai grandi fasti del passato il CARNEVALE TERMITANO, uno dei più antichi d'Italia, dopo un lungo periodo trascorso in sordina. Si parte domenica 4 febbraio a Termini alta, con l'arrivo dei Nanni in Piazza Duomo per la tradizionale consegna delle chiavi della città. Si continua sabato 10 e domenica 11 febbraio a Termini bassa con la sfilata dei carri allegorici e dei gruppi appiedati. Ospite d'onore Cristiano Malgioglio.

La kermesse si chiuderà martedì 13 febbraio con uno spettacolo di cabaret con Sasà Salvaggio e l'immancabile spettacolo pirotecnico.

Per il programma completo CLICCA QUI

Cenni storici - Protagoniste della festa sono le due caratteristiche maschere di 'U Nannu ca' Nanna' risalenti alla fine dell'800. La festa si è diffusa a Termini grazie a una famiglia proveniente da Napoli, i Napuliti che all'inizio dell'800 diedero vita ai primi festeggiamenti e portarono da Napoli le prime maschere di 'U Nannu ca' Nanna'. '

U Nannu', è un personaggio bassino, rubicondo, allegro e nel momento in cui muore diventa simbolo del male. Muore infatti, colui che, sino a qualche minuto prima, aveva lanciato coriandoli e confetti alla folla come simboli di abbondanza e che aveva invitato tutti al ballo come forma di liberazione. A 'Nanna' è invece, un personaggio femminile, magro, allampanato che continua a vivere, come un invito alla riflessione per la Quaresima in arrivo e, malgrado la sua veneranda età, continua a essere simbolo di fertilità.

I Napuliti coltivavano dei vigneti che possedevano nella zona di Termini Imerese ricavando del buon vino. Quest'ultimo, durante il Giovedì Grasso, veniva offerto a tutti gli abitanti del quartiere. I quattro momenti più significativi della festa erano l'arrivo dei due vegliardi, la sfilata delle maschere, il testamento, la bruciatura di 'u Nannu'.

Quando le due maschere arrivavano in città tutti scendevano in piazza e successivamente si recavano alla stazione o al porto per salutarle. Le famiglie si preparavano per due mesi al grande evento: si scambiavano inviti, si preparavano chiacchiere, mustazzoli, calia, simenza, rosolio e catalani. La sfilata delle maschere era un momento di liberazione e di gioia. La grande baldoria esplodeva, quasi per incanto, nella città in festa, tra musica, balli, coriandoli, stelle filanti.

'U Nannu ca' Nanna' avevano un sorriso per tutti, un bacio, un fiore, un confetto, piccole, semplici cose, che portavano però, tanta felicità. Il testamento veniva  letto dal 'Notaio' con cilindro e cappa ed era il momento conclusivo più atteso. Durante la lettura si poteva assistere anche alla morte del 'Nannu' sul rogo. Il Carnevale veniva festeggiato per 4 Giovedì consecutivi: il 'giovedì di li cummari', il 'giovedì di li parenti', il 'giovedì du zzuppiddu' erano un crescendo di feste sempre più ricche che culminavano nel 'giovedì grasso'.

Tutti si mascheravano per l'occasione e per gli uomini era d'obbligo il domino (travestimento usato dagli antichi veneziani composto da un ampio mantello con cappuccio). Per l'occasione si preparavano i 'maccaruna' e poi si mangiavano tutti assieme 'nna maidda' conditi con ragù e arricchiti con 'sasizza' e 'cutina' di maiale.

A concludere il pranzo uno squisito cannolo ripieno di crema. Il sabato sera invece, si ballava in tutte le famiglie al suono di allegre tarantelle: le maschere andavano in giro, bussavano alle porte dove si presentava il bastoniere (chiamato così perchè portava in mano un bastone)  e chiedeva solo un ballo e una manciata di coriandoli, caramelle, confetti, un piccolo scherzo, qualche cioccolatino nella cui confezione si nascondeva, a volte, un dolce messaggio per la 'morosa'.

Il Carnevale Termitano, negli anni, ha subito una notevole trasformazione. Pur non dimenticando il suo glorioso passato si è aperto ad una satira diversa e più attuale. I personaggi veri che hanno animato il Carnevale del passato sono stati sostituiti da pupazzi in cartapesta.

  • Biglietti - L’ingresso al circuito del Carnevale di Termini bassa sarà consentito esclusivamente previo acquisto di un ticket di ingresso: 5 euro il biglietto standard (consente l’ingresso al circuito per un giorno); 7 euro il biglietto full (consente l'ingresso di sabato 10 e domenica 11 febbraio).
  • Previsto anche un "ticket solidale" che verrà gestito attraverso le associazioni di categoria, le Caritas e tutte quelle associazioni che si muovono nel mondo solidale del territorio, dal costo di due euro per entrambi i giorni della sfilata.

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