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"Il berretto a sonagli" di Pirandello al Teatro Duemila di Ragusa
Sabato 21 dicembre (ore 21:00) al Teatro Duemila di Ragusa va in scena "IL BERRETTO A SONAGLI" di Luigi Pirandello per la regia di Guglielmo Ferro. Ad interpretare Ciampa, protagonista della commedia, Enrico Guarneri.
Al fianco dell'amatissimo attore catanese ci sono: Nadia De Luca, nel ruolo di Beatrice, Alessandra Costanzo, Roberto D'Alessandro, Emanuela Muni, Liborio Natali, Nuccia Mazzarà e Ramona Polizzi. Le scene di questo nuovo allestimento sono firmate da Salvo Manciagli.
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La commedia, in due atti, fu portata in scena per la prima volta a Roma nel 1923 in lingua italiana. In breve, la trama. La gelosia ossessionante di Beatrice Fiorica, per il marito che ha una relazione con la moglie dello scrivano Ciampa, porta lo scrivano, a conoscenza dei fatti ma non disposto a perdere l'onorabilità, a dissuadere Beatrice a non farle fare la denuncia per adulterio, parlandole delle tre corde d'orologio che tutti abbiamo: quella seria, quella pazza e quella civile. Ciampa la prega di far girare la corda seria, ma lei, accecata dalla gelosia, denuncia il marito, facendo girare la corda pazza.
Enrico Guarneri interpreta Ciampa, uno dei grandi eroi pirandelliani. "Ciampa - sottolinea il regista Guglielmo Ferro - è "Il berretto a sonagli". Un individuo complesso, legato alla sua reputazione e alle apparenze, tanto che uno dei temi centrali della commedia è proprio il conflitto tra essere e apparire. Nel contesto siciliano, Ciampa è vittima e artefice di una mentalità sociale intrisa di tradizione e onore. La "corda pazza", un concetto introdotto da Ciampa stesso, rappresenta quella parte irrazionale e selvaggia presente in ognuno di noi, che si nasconde dietro le convenzioni sociali. Secondo Ciampa, ogni individuo ha tre corde nell'anima: la "corda seria" (quella della ragione e della responsabilità), la "corda civile" (quella che ci permette di convivere in società) e la "corda pazza" (quella che ci rende capaci di gesti estremi, irrazionali, quando non si riesce più a sopportare la pressione della vita sociale)".
"Pirandello - aggiunge Ferro - attraverso il protagonista e le sue teorie, riflette sulla natura umana, il concetto di identità e la crisi tra l'essere autentico e l'apparenza pubblica. Questo rimanda a tematiche filosofiche profondamente siciliane, ma anche universali. La società siciliana, con le sue radici nei pupi, nel teatro di marionette, riflette spesso le dinamiche dell'onore, dell'inganno e della maschera, tematiche presenti anche in questa opera. I pupi siciliani rappresentano in modo simbolico la rigidità delle convenzioni sociali, dove ognuno ha un ruolo da interpretare, un po' come le maschere che Ciampa è costretto a indossare per sopravvivere".
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