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Mazara del Vallo

Turisti Per Caso Icona orologio circa 3 anni fa
Mazara del Vallo

Mazara del Vallo è davvero una di quelle città che non ti aspetti, un crogiolo di Italia e Africa del nord che vive in perfetto equilibrio, il simbolo di un'integrazione che dovrebbe ispirare ogni angolo dello stivale, una città che ho amato al primo sguardo.

Mazara del Vallo è un comune della provincia di Trapani che raggiungiamo in treno dopo qualche giorno di permanenza nel capoluogo trapanese, un treno vecchio forse cent'anni, che con calma parte da uno dei due binari della stazione di Trapani con direzione Mazara del Vallo, circa 52 minuti di viaggio, un biglietto di 4 euro e si arriva a Mazara del Vallo, una città forse ancora non troppo turistica della Sicilia ma che è stata la mia base perfetta per 6 giorni. Dalla stazione dei treni di Mazara al Lungomare Hoops ci sono meno di dieci minuti di camminata, qui si trovano un paio di grandi hotel della città che soprattutto a metà tra Settembre e Ottobre sono super frequentati da una clientela nord europea. La nostra camera all'Hotel Hoops è più che dignitosa, affacciata su una scenografica piscina dove gli ospiti stazionano in maniera ininterrotta da mattina a sera, sfruttando la possibilità di bere in maniera illimitata, grazie al trattamento all inclusive che offre la struttura, noi al contrario scegliamo la formula di mezza pensione con colazione e cena al costo di 75 euro al giorno, in modo da dedicarci completamente all'esplorazione di Mazara e i suoi dintorni. Il tratto di mare che lambisce il Lungomare Hoops non è affatto eccezionale come quello che si trova a Trapani stessa e di sicuro nettamente inferiore agli standard della Sicilia, per trovare un'acqua più pulita bisogna spostarsi dal centro e costeggiare la costa in direzione del porto di Mazara per arrivare all'arenile di Tonnarella, purtroppo per noi la delusione appena arrivati in spiaggia, dopo una passeggiata di un'oretta abbondante, è abbastanza cocente. La spiaggia è deserta come tutto il quartiere intorno, nonostante la temperatura sia abbondantemente sopra i trenta gradi in una domenica mattina di metà ottobre, in giro c'è solo una grande desolazione e diversi cani randagi che si aggirano tra i numerosi sacchetti di rifiuti abbandonati per strada, davvero un peccato perché questo posto potrebbe essere una Mondello Mazarese anche a fine estate. Ma nonostante la strada per arrivare a Tonnarella sia lunga a piedi, il percorso ti permette praticamente di attraversare quasi tutto la lunghezza della città incluso il porticciolo con i suoi pescatori che vendono il bottino di pesca in allegria, uno spaccato di vita antica rimasto intatto. Mazara del Vallo solo negli ultimi anni si sta aprendo al turismo, la sua attività principale è sempre stata la pesca ed il commercio marittimo e non è un caso che grazie proprio a questa sua posizione privilegiata sul Mediterraneo sia stata in passato crocevia di molti popoli del nord Africa che qui si sono installati da diversi anni. Per ritrovare le vere radici di Mazara del Vallo si deve assolutamente visitare la sua Kasbah un vero gioiello tutto da scoprire. Mazara del vallo fu conquistata dagli arabi nel IX e grazie al loro insediamento videro una rapida espansione del piano urbanistico della città. Oggi tra le vicoli di Mazara del Vallo vive una nutrita comunità di tunisini che hanno trovato proprio a Mazara la loro stabilità, chi aprendo botteghe alimentari, chi addirittura piccoli negozietti d'artigianato dove producono quadri ed altri oggetti legati alla tradizione. La kasbah di Mazara ha dell'incredibile in ogni momento della giornata, a iniziare dal mattino, quando capita che il richiamo del Muezzin, si alterni a suono delle campane proveniente dalla bella chiesa di San Francesco. Le strade della Kasbah sono un vero museo a cielo aperto, sui muri sono raffigurati scene di vita storiche, sulle serrande dei negozi chiusi immagini della bella Sicilia, davanti ai portoni maioliche con sopra dipinta la mano di Fatima, una meraviglia che incanta in ogni suo angolo. Il viaggio all'interno della kasbah passa anche attraverso i suoi odori, gli uomini più anziani della comunità si riuniscono in piccoli baretti per giocare a carte e fumare il narghilè, il famoso strumento per il fumo tanto diffuso in Africa del nord, riempiendo così l'aria di odore acre che si contrappone a quello stuzzicante ed appetitoso del pane appena sfornato, un pane dalla forma rotonda e schiacciata preparato come da tradizione tunisina, una bontà che non si può non comprare prima di proseguire la visita nel centro storico di Mazara del Vallo

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