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Festival Lirico dei Teatri di Pietra

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Festival Lirico dei Teatri di Pietra

Dopo il successo di pubblico e di critica delle edizioni 2019 e 2020 del Festival Lirico dei Teatri di Pietra, il Coro Lirico Siciliano ha voluto proseguire la manifestazione artistico culturale espandendo la rete dei Teatri interessati e soprattutto puntando sulla grande qualità degli artisti e della programmazione.

Il Festival dei Teatri di Pietra (edizione 2019) si è snodato nei tre principali teatri antichi siciliani – Siracusa, Taormina e Tindari – dove il Coro Lirico Siciliano, Ente organizzatore della manifestazione, ha portato Tosca, Cavalleria Rusticana, Fuoco di Gioia Opera Gala e Nigra Sum, omaggio alla Vergine nera di Tindari con Marco Frisina.
La rassegna operistica si è distinta anche per la qualità degli interpreti scelti per impersonare i ruoli principali, essendo l’unica in Sicilia ad aver schierato nei ruoli principali tre grandi artisti, provenienti dai maggiori teatri del mondo, dalla Scala di Milano al Metropolitan di New York, come Svetla Vassileva (Tosca), Marcello Giordani (Cavaradossi) e Alberto Mastromarino (Scarpia), accanto a Claudio Levantino e Adonà, oltre ai due complessi artistici di assoluto prestigio internazionale come il Coro Lirico Siciliano e  l’Orchestra in residence.
Il Festival 2019 ha visto, inoltre, la partecipazione di grandi artisti del panorama lirico nazionale e internazionale: Alessandro Cecchi Paone; Giovanna Casolla; Angelo Villari; Giovanna Collica; Antoniu Zamfir; Gianluca Marcianò; Bruno Nicoli; Alfredo Troisi; Dimitra Theodossiou; Gaetano Triscari; Marco Frisina; etc.
Un ricchissimo programma, ampiamente applaudito dal pubblico e dalla critica, che ha visto la realizzazione di due produzioni operistiche e di recital e concerti con la partecipazione di circa 10 mila persone.
L’edizione 2020 del Festival, sfidando le restrizioni delle stringenti norme sanitarie – e anzi convinto che la cultura e la bellezza siano arma potente contro ogni negatività e bruttura – si è svolta sotto l’Alto Patrocinio del Parlamento Europeo, del Pontificium Consilium de Cultura della Città del Vaticano, delle più alte istituzioni italiane e della Regione Siciliana.
Il festival ha toccato i principali parchi archeologici della Sicilia – Taormina, Siracusa, Tindari – arricchendosi, nell’edizione 2020, anche di altri spazi straordinari come le Mura Timoleontèe di Gela, il Castello di Donnafugata, il Cortile di Pietra del Palazzo di Città di Avola, il Parco Archeologico di Caltanissetta, il Giardino Bellini di Catania, la città di Vizzini e l’Anfiteatro di Zafferana Etnea, per un tour di alcune tra le più suggestive location siciliane.
L’edizione 2020 del Festival Lirico dei Teatri di Pietra è stata inaugurata con la Nona Sinfonia in re minore op. 125 (la corale) di Beethoven – in occasione dei festeggiamenti beethoveniani per il 250° anniversario della nascita –  in coproduzione con la Fondazione Orchestra Sinfonica Siciliana; ha curato la produzione di Cavalleria Rusticana di Mascagni (tra le poche rappresentazioni complete al mondo, con regia, scene e costumi), Carmina Burana di Orff, la Misa Criolla di Ramirez, il Puccini-Verdi Opera Gala, il concerto Nessun Dorma (tre tenori in concerto), un Gala Lirico interamente “Made in Sicily” con J. Nuccio, S. Alaimo, P. Ballo, E. Scala e due eventi di contaminazione tra pop d’autore e lirica con la straordinaria partecipazione di Antonella Ruggiero e Mario Venuti, chiudendo la prima parte a Vizzini, paese dove è ambientata la Cavalleria Rusticana di Verga, da cui Pietro Mascagni ha tratto il capolavoro verista.
La stessa opera è stata data proprio a Vizzini in occasione del cinquantenario de “Le Verghiane”, manifestazioni dedicate a Giovanni Verga.
La lunga kermesse musicale, che ha inaugurato il 24 luglio e si è conclusa il 26 settembre, ha ottenuto un grande successo di pubblico e critica, attirando l’attenzione dei principali media nazionali e internazionali e delle più importanti riviste specializzate del settore; ha toccato 10 siti archeologici in altrettante province siciliane, riuscendo a portare in teatro quasi 10 mila spettatori in un momento così complesso per il settore dello spettacolo dal vivo, e non solo.
Infine il Coro Lirico Siciliano è riuscito a realizzare una vera e propria opera di decentramento culturale, facendo arrivare la grande musica lirica, sinfonica e le romanze da salotto in gran parte del territorio regionale, creando – di fatto – un circuito che ha accomunato non solo le location principali, battute dal turismo internazionale, ma anche i siti meno valorizzati, ugualmente ricchi di storia, arte e cultura, desiderosi di essere esaltati e apprezzati dal più vasto pubblico.
Una estate ricca di eventi di spessore, il decentramento culturale, la produzione di opere in forma completa e nella massima sicurezza che ha consentito lo svolgimento di oltre 20 rappresentazioni in una intera stagione musicale, la nascita di importanti collaborazioni che hanno previsto interessanti contaminazioni tra il pop d’autore e la lirica, le sale gremite da un pubblico attento e competente, l’attenzione della critica nazionale e internazionale sono tutti numeri di una stagione straordinaria che pone il Coro Lirico Siciliano ai più alti vertici della classifica degli Enti organizzatori non già soltanto nel panorama nazionale, vanto della Sicilia nel mondo.

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