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Giornate FAI alla Biblioteca Lucchesiana

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Giornate FAI alla Biblioteca Lucchesiana

Sabato 24 e domenica 25 ottobre 2020, secondo appuntamento con le GIORNATE FAI D’AUTUNNO, con mille aperture in 400 città d’Italia. L'edizione 2020 è dedicata a Giulia Maria Crespi, imprenditrice italiana fondatrice del FAI, scomparsa lo scorso luglio.

Storiche dimore signorili, castelli, giardini, sedi istituzionali, chiese, complessi conventuali e tante altre “chicche” come borghi, collezioni private, parchi, luoghi della produzione e del commercio solitamente riservati agli addetti ai lavori si sveleranno attraverso punti di vista insoliti e racconti che meraviglieranno i visitatori, soddisfacendo e, insieme, accrescendo il loro desiderio di sapere, la loro curiosità.

Le Giornate FAI d’Autunno chiudono la Settimana dedicata dalla Rai ai beni culturali in collaborazione con il FAI. Dal 12 al 18 ottobre, infatti, la Rai racconterà luoghi e storie che testimoniano la varietà, la bellezza e l’unicità del nostro Paese: una maratona televisiva e radiofonica di raccolta fondi a sostegno del FAI, per sensibilizzare sempre più italiani sul valore del nostro straordinario patrimonio artistico e paesaggistico e per promuoverne la partecipazione attiva.

Ad Agrigento si può visitare la Biblioteca Lucchesiana
Sabato 24 e domenica 25 ottobre

Il Vescovo Andrea Lucchesi Palli dei Principi di Campofranco resse la diocesi agrigentina dal 1755 al 1768. Rappresenta una delle più antiche istituzioni bibliotecarie in Sicilia. La storia della Biblioteca Lucchesiana di Agrigento, una delle più antiche e prestigiose istituzioni bibliotecarie della Sicilia, è strettamente legata alla figura di Mons. Andrea Lucchesi Palli dei principi di Campofranco, che la fondò nel 1765. Il Lucchesi Palli fu un uomo di notevole cultura, largamente partecipe di quel rinnovato interesse per gli studi umanistici che nel XVIII secolo determinò il sorgere di grandi raccolte erudite e antiquari; personaggio sensibile agli orientamenti del pensiero illuministico, e alle idee dell’educazione popolare, dell’istruzione diffusa al popolo come strumento di elevazione culturale. Il Vescovo dotò la biblioteca di pregevoli stalli lignei, per conservare i suoi preziosi volumi, più di 45.000 tra manoscritti, incunaboli, cinquecentine e prime edizioni a stampa. Nel 1765 il Vescovo donò la sua Biblioteca alla città di Agrigento, stabilendo che fosse un ente morale autonomo, chiamandovi come bibliotecari i Padri Redentoristi o Liguorini. L'edificio, dopo anni di abbandono e degrado, è stato restaurato e riaperto alla pubblica fruizione nel 1990. In anni recenti, la Biblioteca viene inserita nella lista dei Luoghi del Cuore FAI, dove è tuttora votabile collegandosi all’apposito portale online.

Info
Prenotazione online consigliata su www.giornatefai.it perchè i posti sono limitati
Programma completo della manifestazione

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