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Le tre vendemmie 2020 delle storiche Cantine Pellegrino

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Le tre vendemmie 2020 delle storiche Cantine Pellegrino
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Una vendemmia di ottima qualità che porterà alla nascita di vini importanti. È questo il parere dei tre enologi di Cantine Pellegrino, una delle aziende più longeve della storia del vino siciliana, che proprio quest'anno festeggia i 140 anni di vita.

Vendemmia delle Cantine Pellegrino di Marsala

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Vini bianchi e rossi, passiti e moscati di Pantelleria e Marsala costituiscono la ricchezza della produzione Pellegrino, le cui cantine, situate nella provincia di Trapani (Cardilla per i vini bianchi e rossi, Pantelleria per i passiti e i moscati, Marsala per l'omonimo vino e i liquorosi), vantano una eterogeneità di vigneti e zone vitate che consente la raccolta delle migliori uve autoctone, selezionate nelle zone più vocate per ogni singola varietà.

Le vendemmie delle Tenute di Famiglia

Le Tenute di Famiglia delle Cantine Pellegrino - Tenuta Kelbi

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Nelle Tenute di Famiglia Pellegrino, quattro aree diversissime, ciascuna con una vocazione specifica, tutta la produzione dei vini bianchi e rossi è curata dall'enologo Gaspare Catalano, da più di trent'anni al servizio della famiglia Pellegrino.

Delle quattro tenute, Kelbi, detto anche "giardino rigoglioso", è il feudo più antico dove sia mai stato prodotto del vino: 18 ettari di vigneti posizionati su un altopiano calcareo che prende il nome dalla dinastia araba che rese florida la terra di Sicilia. In queste terre dove il Catarratto trova la sua massima espressione, vengono coltivati anche Grillo e Zibibbo, per la produzione dei vini bianchi secchi. Qui la raccolta è stata posticipata rispetto alle zone litorali, perché le uve maturano più tardi.

La vendemmia è stata generosa e le piante, sane, hanno permesso la raccolta di grappoli integri e omogenei. Il clima ventilato e i terreni calcarei hanno permesso alle uve di sviluppare una importante acidità che darà vita a vini eleganti, freschi e con buona capacità di invecchiamento.

Le Tenute di Famiglia delle Cantine Pellegrino - Tenuta Rinazzo

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Nella Tenuta Rinazzo i vigneti di Syrah si estendono lungo un crinale immerso in un'area quasi desertica. Le viti rigogliose occupano 19 ettari di terreni all'ombra di un monastero risalente al '300, uno schizzo verde nel mezzo di una macchia nera. Le rese, 75 quintali per ettaro, più basse rispetto allo scorso anno, insieme a una buona maturazione dei frutti che ha determinato un grado alcolico di 13,5 gradi, fanno presagire un risultato eccezionale.

Le Tenute di Famiglia delle Cantine Pellegrino - Tenuta Gazzerotta

Gazzerotta è la culla del Nero d'Avola. In una superficie di 90 ettari, la più grande delle Tenute, viti di più di 15 anni crescono su terreni argillosi ricchi di minerali, che regalano ai vini aromi complessi e persistenti di frutti rossi e violetta. Le rese, superiori di un 18% rispetto allo scorso anno, sono state di 90 quintali per ettaro.

In una zona raccolta di Gazzerotta, due vigneti reliquia sono poi custoditi con cura: si tratta di piante di 40 anni di Grillo. Da questo cru si ottiene il Gazzerotta Grillo Superiore, un vino che in questa vendemmia ha raggiunto i 13,5 gradi di alcol e che rimarrà sulle fecce fini per un anno. Un unicum da attendere con pazienza.

Le Tenute di Famiglia delle Cantine Pellegrino - Tenuta Salinaro

Salinaro, dal nome delle saline che sorgono lungo la costa, è la quarta tenuta di famiglia dove il Grillo trova la sua massima espressività. Il vigneto, di 9 ettari, si affaccia direttamente sul mare e la brezza che soffia costante dona alle uve tutta la sapidità che poi si ritrova nel calice in degustazione. Le piogge di fine maggio hanno fatto maturare perfettamente la varietà, che è stata raccolta tra la fine di agosto e la prima settimana di settembre.

La vendemmia dei vini destinati al Marsala

Vigneti a Marsala - Cantine Pellegrino

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"Importante gradazione alcolica e ottima qualità delle uve destinate al Marsala". Sono le parole di Enrico Stella, l'enologo in Pellegrino specializzato nella produzione di Marsala, il vino conosciuto in tutto il mondo.

La vendemmia di Grillo, Inzolia, Catarratto e Nero d'Avola, da cui si otterranno i vari Marsala, è iniziata ai primi di settembre. Si è iniziato con il Grillo che era più avanti come maturazione, cui è seguito il Catarratto.

Le uve, sane e dalla buccia spessa, hanno avuto una resa di 82 quintali per ettaro, un dato in lieve flessione rispetto allo scorso anno, ad eccezione del Grillo, per il quale è stata una annata straordinaria, per produttività e qualità. "Prevedo che si avranno dei buoni Marsala - ha affermato Stella -. Avremo una base più consistente che darà vita a vini eccellenti".

La vendemmia a Pantelleria

Vigneti a Pantelleria - Cantine Pellegrino

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Con 300 ettari di terreni vitati, le Cantine Pellegrino dispongono delle migliori espressioni dello Zibibbo coltivato ad alberello, pratica divenuta patrimonio dell'Unesco. Dall'esperienza di Nicola Poma, enologo della Pellegrino specializzato nella produzione di vini dell'isola, di cui conosce ogni singolo appezzamento di terra e ogni vigneto, sono nati grandi vini da dessert (Moscati e Passiti) e, ultimo arrivato quest'anno, Isesi, uno Zibibbo secco Doc Pantelleria.

Per ogni vino sono state selezionate particolari uve provenienti da zone diverse dell'isola. Tutte sono state sistemate in piccole cassette e poi portate in cantina, per evitare fenomeni di fermentazione spontanea e conseguente ossidazione.

Vigneti a Pantelleria - Cantine Pellegrino

Quelle destinate a Isesi sono state raccolte tra la fine di agosto e la prima settimana di settembre, per un 20% sul mare mentre per il restante 80% all'interno, a 300 metri di altezza. Per i vini dolci invece, la raccolta è stata posticipata al 10 settembre, al fine di ottenere un più alto tasso di zucchero e quindi una maggiore gradazione alcolica.

Parte dell'uva raccolta ha subìto un processo di essiccazione sui graticci per divenire uva passa che aggiunta al mosto darà i passiti. Le uve destinate all'essiccazione sono state raccolte dalla seconda metà di agosto intorno al lago Venere, il cratere del vulcano che ha dato origine a Pantelleria.

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